Approvato il Decreto "Cura Italia", ecco i punti principali:
- Differimento al 31 maggio dei versamenti IVA, Irpef, contributivi e assicurativi per i contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro;
- Sospensione fino al 31 maggio dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per il "saldo e stralcio" e "rottamazione-ter" e per l'invio di nuove cartelle.
Resta salvo il versamento degli importi differiti in unica soluzione al 1 giugno o mediante rateizzazione mensile fino ad un massimo di 5 rate di pari importo.
- Indennità una tantum di Euro 600,00 a favore di liberi professionisti, artigiani, commercianti e coltivatori diretti non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria (ad esempio se dipendenti).
N.B.: Al momento non è ancora attiva la procedura di richiesta, quindi si prega di attendere la diramazione di un nuovo comunicato per la richiesta (che ad ogni modo verrà fatta a priori, previo benestare del titolare, dallo studio se sono presenti i requisiti).
- Sospensione delle rate di ammortamento o della sola quota capitale di mutui e finanziamenti, su iniziativa delle banche o intermediari finanziari;
- Sospensione rate dei mutui su prima casa (in vigore per 9 mesi) per partite IVA previa autocertificazione in cui si attesta di aver perso, in un trimestre successivo il 21 febbraio 2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all'ultimo trimestre 2019.
N.B.: Si consiglia di interpellare il proprio istituto di credito per maggiori informazioni a riguardo.
- Ai titolari di reddito da lavoro dipendente, con reddito complessivo di importo non superiore a 40mila Euro, spetta un premio per il mese di marzo di Euro 100 che non concorre alla formazione del reddito, da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti presso la propria sede di lavoro.
- Introdotto un credito d'imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro pari al 50% delle spese sostenute e degli strumenti di lavoro utilizzati.
- Introdotto un credito d'imposta per gli esercenti attività di impresa che esercitano in locali in locazione categoria catastale C/1. La misura del bonus è del 60% del canone stesso per il mese di marzo.
Sono escluse le attività ritenute essenziali ed identificate dagli allegati 1 e 2 del DPCM 11 marzo 2020 (es. farmacie, generi alimentari di prima necessità, ecc.) in quanto non obbligate alla chiusura.